sabato, Dicembre 13, 2025
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Perchè ho smesso di scrivere (e no, non mi sono trasformata in un cactus)

Un ritorno al blog, tra vita vera, pause necessarie e il bisogno di rimettere le parole al loro posto.

Ad un certo punto ho smesso di scrivere. Lo so, sono sparita per mesi, e probabilmente qualcuno si sarà chiesto se il blog fosse stato rapito dagli alieni, se fossi finita in un monastero zen, o se semplicemente mi fossi trasformata in un cactus da salotto (spoiler: no, non sono un cactus).

La verità è più semplice: non è successo niente. 
Non c’è un grande mistero da svelare: lavoro, impegni, serie TV, caffè, appunti sparsi e quella piccola cosa chiamata procrastinazione che si fa avanti con incredibile tempismo. E sì, qualche idea per i nuovi articoli è finita nel limbo delle note non salvare sul telefono.  
Ma va bene così.

Il Ritorno al blog

Per chi se lo stesse chiedendo, nel frattempo, la vita vera non è rimasta in pausa. Ho una casa da mandare avanti, una relazione che richiede una presenza reale (non solo cuoricini su WhatsApp), una cucina che per me è un laboratorio di esperimenti, ed un lavoro pieno di gioie ma anche di impegni: insegno online, insegno al liceo, continuo a progettare come designer ed ho tante di quelle idee che la testa alle volte rischia di fare BOOM!

Nel mezzo leggo. E quando mi perdo nei meandri di una storia, che sia scritta su carta o in audiolibro…chi mi riprende più!

E’ vero scrivere, a volte, è come respirare. Altre volte è come trattenere il fiato mentre fai altro: vivi, lavori, cucini, ami, leggi… e poi ti accorgi che il silenzio è durato un po’ troppo.

E allora torni qui, davanti allo schermo, con la voglia di dire qualcosa che non sia solo aggiornamento social o story veloce: è il momento del mio ritorno al blog vero e proprio. 

Non voglio scusarmi, non voglio nemmeno giustificarmi. Voglio solo condividere che ogni tanto anche chi ama scrivere deve fermarsi, raccogliere energie, osservare la vita e lasciare che le parole maturino da sole. E poi…tornare, con la consapevolezza che ogni frase conta, ogni storia merita di essere raccontata, anche se il tempo è poco e la vita è piena.

Quindi no, non sono diventata un cactus. Ma ogni tanto mi sono comportata come tale: ho resistito, ho assorbito quello che potevo, ed ho aspettato il giusto momento per tornare a fiorire. 

Ora quel momento mi sembra arrivato, quindi benvenuti di nuovo.
Non prometto puntualità… ma divertimento, ironia e qualche verità scomoda quello sì, sempre.

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